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SFIDE
EDUCATIVE | Suor Lucia: quando
un biglietto cambia la vita... La vocazione? Una riffa A volte la "riffa" non è solo un gioco o una "pesca", di quelle che si vedono nelle feste. E nella nostra amata Basilica di Maria Ausiliatrice, capita ogni anno di vedere "la riffa" sotto il porticato di quella che fu una libreria. Le signore porgono una grande boccia con i numeri. Si paga, si estrae un bigliettino, stretto da un elastico, all'interno del quale è racchiuso il numero fortunato. La mano fruga e ne "pesca" uno. Un numero e oplà, a questo è abbinato un premio. Per alcuni, la "riffa" è stata molto di più. Una scelta di vita, per il prossimo, per sempre. E così è stato per Lucia Tamagnone, nata a Riva Presso Chieri, il 4 agosto del 1945, divenuta poi suora grazie anche al "messaggio" propiziatore "pescato" non da una boccia di vetro, ma da un cestino posto sotto una statua di don Bosco. "Nell'animo di ogni uomo c'è un certo vuoto che nessuno può colmare. Il Signore lo ha riservato per sé". Quello il biglietto che renderà Lucia, nel suo cammino, Suor Lucia. Traghettatrice di ragazzi Ma il "biglietto", non è un "oracolo". Ad ascoltare attentamente la storia, di suor Lucia, probabilmente, il sì ad una chiamata, era da sempre. "Tamagnun", in piemontese, significa carro. Un mezzo di trasporto dalle ruote forti robuste. Nel cognome c'era già la sua "missione". Trasportare e "traghettare" ragazzi e ragazze al pari di quella nave raffigurata nel quadro all'entrata della Basilica di Maria Ausiliatrice. E con la sua comunità, con le consorelle, li ha davvero traghettati, a centinaia, dalla Scuola Media alla Scuola Superiore, dalle lezioni mattutine a quelle di "laboratorio" pomeridiano in quella che è la scuola di "Maria Ausiliatrice". Il talento del disegno La vita di Lucia è segnata
dalla perdita precoce del papà. Il lavoro entra nella
sua vita presto, insieme allo studio. Con tanti sacrifici. Il
suo percorso scolastico conosce una parentesi a Torino dove frequenta
la prima e la seconda media. Poi la terza media a Chieri e l'inserimento
nel mondo del lavoro in uno studio tecnico di disegni per stoffe.
Poiché il disegno è la sua specialità, il
lavoro non le manca e le si prospetta un avvenire promettente.
Ma il contenuto di quel biglietto continua a riaffiorare nel
cuore di Lucia che decide di recarsi a Lourdes per affidarsi
alla Madonna e chiederle la grazia di saper dire di sì.
Torna a Riva presso Chieri con la decisione ormai presa. Origami: più di una passione L'argomento della sua prima
lezione in una 5^ Superiore è l'arte degli origami, una
delle varie tecniche espressive con cui Suor Lucia si cimenta
diventando particolarmente abile. Facendo origami, braccialetti,
porta chiavi, découpage, ecc. Suor Lucia darà vita
a laboratori non solo nella scuola ma anche nel periodo estivo
in Colonie, estate ragazzi, in spiaggia durante i giorni di riposo.
Tutto questo fino al 2006, anno in cui Suor Lucia smise la sua
attività di insegnamento, continuando però le attività
di laboratorio fino al 2011. Ora Suor Lucia la troviamo ad aprire
"porte" in quella che è la portineria del "27"
di piazza Maria Ausiliatrice, ma insieme a tutta la comunità
delle consorelle, il servizio più grande è nell'aiutare
ad aprire le porte del cuore. Romano Borrelli
- redazione.rivista@ausiliatrice.net RIVISTA MARIA AUSILIATRICE 2014 - 3 | HOME PAGE | FORMAZIONE CRISTIANA | FORMAZIONE MARIANA | INFO VALDOCCO | Visita Nr.
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