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MARIA AUSILIATRICE| INFO
SALESIANI DB VALDOCCO |
Casa
Madre Salesiani DB Via Maria Ausiliatrice 32 | 10152 Torino-Valdocco
Santuario
- Basilica di Maria Ausiliatrice
HARAMBEE'
25 settembre 2016 -
Consegna dei Crocifissi ai Missionari SDB-FMA e laici....
*** Giornata
Haramabèe e Consegna Crocifisso ai Missionari2016:
Foto
Galleria
OMELIA DEL RETTOR MAGGIOR d. Angel Fernadez
Artime
Carissimi fratelli e sorelle missionari, è stato proprio Dio
Padre a volere che il suo amatissimo Figlio divenisse uno di noi,
in tutto uguali a noi, tranne nel peccato. Dal momento dell'incarnazione
in poi, non possiamo dubitare neanche per un secondo dell'amore assoluto
e tenero di Dio per noi, umani e perciò deboli, fragili e peccatori,
ma anche fatti a sua immagine e somiglianza, e quindi, aperti all'amore,
liberi, sognatori e pellegrini verso la casa e il cuore di Dio.
1. Missionari di UMANITÀ
Il beato Paolo VI, alla fine del Concilio Vaticano II ribadiva che
la dottrina conciliare si era orientata in un'unica direzione: "Servire
l'uomo. L'uomo, diciamo, in ogni sua condizione, in ogni sua infermità,
in ogni sua necessità". Voi, carissimi fratelli e sorelle,
siete inviati a servire l'uomo e la donna che troverete nei vostri
cammini, nella loro diversità, nelle loro ricchezze culturali
e ancestrali, nei loro sogni, angosce e speranze.
Voi dovete portare la vostra propria ricchezza di umanità,
quella che avete ricevuto dalle vostre famiglie e culture e quella
profonda che voi alimentate ogni giorno nel vostro rapporto fiducioso
con il Signore Gesù, l'Uomo Vero e Perfetto.
2. Missionari di MISERICORDIA e di FRATERNITÀ
Il mio secondo invito è continuazione del primo. Perché
missionari di umanità, vi invito a essere anche missionari
di misericordia e di fraternità.
Carissimi, voi siete stati chiamati già dal Battesimo ad annunciare
il Dio di Gesù, a parlare di lui con la lingua e con la vostra
testimonianza di vita. Alcuni di voi avete confermato la vostra disponibilità
con la Professione Religiosa come un modo di vivere più radicalmente
lo stesso Battesimo. Adesso rispondete alla speciale chiamata per
le missioni ad gentes, come primo annuncio o come nuova evangelizzazione.
Ma per essere veri annunciatori del Dio di Gesù, dovete essere
missionari di misericordia e di fraternità, altrimenti dovrete
tacere. Lo ha detto tanti secoli fa il grande sant'Agostino e lo ribadisce
oggi il card. Kasper: "Se non siamo capaci di annunciare in forma
nuova il messaggio della misericordia divina alle persone che hanno
sofferenze corporali e spirituali, dovremmo tacere riguardo a Dio".
Oggi il mondo soffre dappertutto. Voi troverete guerre, divisioni,
povertà estrema, rifugiati, affamati, ammalati, abbandonati
Incontrerete anche discorsi di razzismo e xenofobia, ma voi portate
un messaggio di pace e di sviluppo, di perdono e di fraternità.
E non solo come un discorso o una predica, ma nella vostra propria
vita, nel vostro proprio vissuto quotidiano, nella vostra testimonianza.
Non può esistere "neutralità" salesiana davanti
alle sofferenze del nostro popolo, difronte alle situazioni di sofferenza
e mancanze di ogni tipo. Le nostre risposte devono essere date il
più presto possibile, cercando di accompagnare la vita della
gente e cercando le soluzioni possibili insieme a loro. E la nostra
risposta sarà sempre quella del Vangelo, della dignità
della persona umana, del rispetto per la vita e il creato.
Il mondo ha tanto bisogno oggi di fraternità e fratellanza!
Cominciando per le nostre proprie comunità religiose e cristiane.
Coraggio, fratelli e sorelle. Oggi siete inviati a essere missionari
di fraternità perché il mondo sia di più come
Dio lo vuole: un mondo di fratelli e sorelle che rispettano la loro
diversità nell'unità del sapersi figli e figlie dello
stesso Dio (aldilà del nome che diano a questo Dio).
3. Missionari PER GLI ULTIMI
Abbiamo appena sentito proclamare nel Vangelo di Luca la parabola
dell'uomo ricco e del povero Lazzaro. Carissimi, voi troverete tantissimi
Lazzari nelle vostre missioni. Specialmente a loro siete inviati.
Mi raccomando con tutto il cuore: abbiate gli occhi ben aperti per
vederli e per vederli in faccia, abbiate il cuore e le braccia aperte
per riceverli, abbiate il coraggio di donare tutta la vostra vita
a loro.
Certamente troverete anche alcuni ricchi nel vostro cammino, o al
meno alcuni che non sono dei più poveri. Aiutateli a salvare
la propria vita aprendo il loro cuore e la loro generosità
al servizio degli ultimi. Come Don Bosco voi potete essere vicini
a tutti, ma il vostro cuore dovrà essere sempre con gli ultimi
e la vostra vita, sempre per gli ultimi.
Poco tempo fa, ho sentito dire a un giovane volontario: "ho conosciuto
tanti missionari e missionarie nella mia esperienza di volontariato
missionario in diversi paesi, e ho trovato non pochi che predicano
molto bene e fanno delle belle catechesi
ma i ragazzi e le ragazze
poveri sono lì, affianco, e loro nemmeno li vedono..."
Attenzione a non perdere il vostro "Nord". Non dimenticate
mai che la vostra stella polare sono loro come ci ha insegnato Gesù,
come hanno fatto Don Bosco e Madre Mazzarello e i nostri primi e prime
missionari che sono stati "inviati" anche da qui, dalla
casa della nostra Madre e Ausilio del Popolo di Dio.
Grazie all'azione dello Spirito Santo voi troverete dappertutto un
forte desiderio di cercare e di vivere la misericordia di Dio da parte
delle presenze salesiane del mondo in una geografia troppo vasta del
dolore. Vi invito ad aprire il vostro cuore a tante persone che vivono
in situazione di precarietà e sofferenza, per essere vicini
a quelli che non hanno voce, per far valere la giustizia che meritano,
per curare le ferite della vita con la fraternità e la solidarietà,
e per star lontani da quella indifferenza che, oltre che non aiutare,
umilia.
E con gli ultimi, non dimenticate mai che li aiutiamo nelle loro necessità
di ogni tipo, ma che abbiamo imparato da Don Bosco a non tralasciare
mai l'annuncio della Buona Novella di Gesù che ci parla del
Dio Buono e Misericordioso che è nostro Padre. Don Bosco era,
al di sopra di tutto, un sacerdote con il cuore pieno di Dio, con
un cuore di educatore che cercava sempre di suscitare nei suoi ragazzi
il senso di Dio e la confidenza in lui.
4. Missionari PERCHÉ DISCEPOLI
Mai possiamo dimenticare che la radice e la forza del nostro essere
missionari viene dall'essere discepoli. Infatti, il Battessimo ci
apre le porte della conoscenza di Gesù e della partecipazione
nel pellegrinaggio del santo Popolo fedele di Dio. Noi siamo essenzialmente
discepoli missionari, membri di una comunità credente che prende
sul serio il comandamento di Gesù di insegnare nel suo nome
e di fare che tutte le nazioni possano conoscere il Dio Misericordioso
e Fedele che ama ogni suo figlio e ogni sua figlia sulla terra.
Noi siamo anche eredi di una tradizione più che centenaria
della nostra Famiglia Salesiana.
Siate coraggiosi annunciatori della smisurata misericordia e gratuità
da parte di Dio soprattutto manifestata tra i più poveri e
bisognosi. Non potete accomodarvi a questo mondo
Sovente, per
essere fedeli discepoli missionari dovrete sopportare incomprensioni
e talvolta pressioni. Imparate da Gesù: le sue parabole mostrano
che l'azione di Dio per i suoi figli e figlie si caratterizza per
il fatto di essere smisurata nella gratuità che Egli ha con
noi. Ciò esprime che il modo di porsi di Gesù nel momento
dell'annuncio del volto di Dio, è sempre esistenziale e personale;
anche se questo non è accettato dai "pii" e da quelli
che sono rigorosi e rigoristi nell'osservanza della legge e del suo
compimento.
Finisco, carissimi fratelli e sorelle della 147a Spedizione Missionaria,
appropriandomi delle parole di Paolo a Timoteo che abbiamo sentito
nella seconda lettura:
Tu, uomo [o donna] di Dio, evita
[le cose mondane];
tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede,
alla carità, alla pazienza, alla mitezza.
Combatti la buona battaglia della fede,
cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato
e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede
davanti a molti testimoni.
Maria, Maestra e Ausilio, Madre della Misericordia,
vi accompagni ogni giorno ed in ogni passo. Imparate da Lei ad essere
attenti alle necessità del popolo povero, dei ragazzi e delle
ragazze e dei giovani più poveri che, sono sicuro, portate nel
vostro cuore e imparate da Lei a lodare Dio per le meraviglie che fa
in ogni angolo della terra, in ogni cultura e nazione.
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