Il Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco, è
in pieno svolgimento. Non solo a Roma ma in tutto il monto cattolico
sta portando frutti di conversione e di ripartenza spirituale comunitaria
e personale. I fedeli sono invitati e aiutati a capire, di Dio, quello
che comprese e descrisse una santa moderna, Faustina Kowalska (1905-1938):
"Compresi che l'Amore e la Misericordia è l'attributo
più grande del Signore. Esso unisce la creatura al Creatore".
Nel documento di indizione il papa, al n. 25, ha scritto: "La
nostra preghiera si estenda anche ai tanti Santi e Beati che hanno
fatto della misericordia la loro missione di vita". E non può
essere altrimenti. Si è santi quando si crede totalmente all'amore
di Dio per ciascuno di noi e questo amore viene tradotto in opere
di misericordia, ogni giorno, a beneficio del prossimo. Questo è
vero anche di don Bosco. Egli è conosciuto nella Chiesa non
solo come colui che ha ripreso, rinvigorito e diffuso la devozione
a Maria Ausiliatrice, ma viene ricordato anche come apostolo del Sacramento
della Riconciliazione. Per Don Bosco, la confessione (insieme alla
Comunione) era uno due pilastri del suo Sistema educativo, chiamato
Preventivo: per lui questo sacramento era un mezzo efficace per far
capire ai ragazzi l'amore di Dio e la sua continua misericordia per
ciascuno di loro.
Nel 1846 don Bosco, in un suo libretto, scrisse: "Iddio usa ogni
giorno misericordia a' giusti ed a' peccatori... O misericordia di
Dio, noi v'imploriamo non solo per noi, ma per tutte le umane creature".
L'occasione per l'opuscolo gli fu offerta da una iniziativa della
marchesa Giulia di Barolo (1785-1864, venerabile), che, nutrendo una
personale devozione alla divina misericordia, voleva diffonderla non
solo nelle sue comunità religiose, ma anche tra il popolo,
nelle parrocchie. Silvio Pellico, estimatore ed amico di entrambi,
suggerì al santo, giovane sacerdote, un opuscolo di sostegno.
Il titolo fu: "Esercizio di devozione alla Misericordia di Dio".
Don Bosco lo scrisse e stampò a sue spese, ma non c'è
motivo di dubitare che la marchesa diede il proprio contributo, in
maniera discreta, come altre volte. Nel libretto non si trova niente
di nuovo o di originale, anche perché don Bosco non era un
teologo di professione ed inoltre l'intento era solo pastorale: si
rifece alla dottrina corrente improntata a Francesco di Sales, ad
Alfonso de' Liguori e altri (insegnata e predicata anche da san Giuseppe
Cafasso al Convitto di Torino, dove lui aveva studiato). Egli soprattutto
invitava alla fiducia in Dio, non solo ma anche alla confidenza in
lui, suggerita questa dalla sua misericordia che doveva portare alla
conversione. Insisteva inoltre ed in vari modi sul senso della urgenza
di questo ritorno a Dio affermando: "Dio è sempre misericordioso
e giusto". E di questa misericordia, secondo il santo dei giovani,
non solo i ragazzi ma tutti devono saper approfittare, in ogni momento
della vita. È un bel messaggio sempre ma specialmente oggi
in questo Giubileo della Misericordia.
1 - "Iddio usa ogni giorno misericordia ai giusti ed ai peccatori
O misericordia di Dio, noi v'imploriamo non solo per noi, ma per tutte
le umane creature" (San Giovanni Bosco, 1846).
2 - "Compresi che l'Amore e la Misericordia è l'attributo
più grande del Signore. Esso unisce la creatura al Creatore.
L'amore più grande e l'abisso della Misericordia li riconosco
nell'Incarnazione del Verbo, nella Redenzione da Lui operata"
(S. Faustina Kowalska).
3 - "Che cos'è la misericordia? Non è altro se
non un caricarsi il cuore di un po' di miseria altrui. La parola Misericordia
deriva il uso nome dal dolore per il "misero". Tutt'e due
le parole ci sono in quel termine: miseria e cuore" (S. Agostino).
PREGHIERA
al Dio della misericordia
Padre di grande misericordia
Ascolta la nostra voce,
Signore nostro Dio.
Abbi pietà,
facci grazia
abbi compassione di noi.
Accogli
con misericordia e con gradimento
la nostra preghiera
e la nostra supplica,
poiché sei Padre,
pieno di grande misericordia
sei tu, da sempre,
e così non torneremo a mani vuole
dalla tua presenza.
Poiché un Dio che ascolta
la preghiera e la supplica
sei tu.
Benedetto tu, Signore,
che ascolti la preghiera.
Preghiera ebraica